domenica 24 marzo 2013

Emozioni di primavera

Questo'anno primavera per me è arrivata il 16 di marzo e l'ho incontrata nella culla del Rinascimento italiano, in quella Firenze che quel giorno ha accolto gli oltre 150.000 manifestanti della XVIII Giornata della memoria e della''impegno nel ricordo delle vittime innocenti delle criminalità organizzate di Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie.
Sono partita sola da casa, come spesso accade nella mia vita, ma, questa volta i fantastici ragazzi del presidio di Libera a Jesi sono giunti numerosi alla manifestazione!
E' stato bello anche organizzare la preparazione ala partecipazione, grazie al contribuito di tutti, di Irene, di Elena, di Rita e di Pippo Balletti, in particolare, e col coordinamento del nostro grande referente Francesco! Ma sarebbe fare un torto agli altri ragazzi che frequentano il gruppo non ricordare che il contributo di tutti è stato fondamentale.
Mi è dispiaciuto molto non viaggiare con loro, ma avevo deciso di fermarmi un giorno nella splendida Firenze che conosco veramente troppo poco.
E' così bella, Firenze! Così bella  e ricca di monumenti, di bellezze artistiche e architettoniche da essere quasi imbarazzante! E' un'opera d'arte continua, vivente, meravigliosa con le sue chiese monumentali monocromatiche e i suoi trionfali palazzi rinascimentali.
E' stata scelta Firenze, quest'anno, per la manifestazione di Libera in quanto ricorre nel 2013 il ventesimo anniversario della strage di via dei geografici che fece 5 vittime innocenti e che distrusse parti di beni culturali importanti.
La strage fece parte della logica stragistica politico-mafiosa della stagione del 1992/93 che tenne sotto stacco la democrazia nel nostro Paese della quale, dopo ancora oltre 30 anni, siamo ancora prigionieri, complici schiavi.
Le vittime di quella strage sonore Caterina, Chiara e Fabrizio Nencioni, Angela Fiume e Dario Capolicchio.  5 delle oltre 900 vittime i cui nomi Libera ricorda attraverso la lettura e la testimonianza dei loro familiari nel primo giorno di primavera ogni anno dal 1996.
Libera fa' memoria di queste vittime e del loro sacrificio innocente, spesso involontario, inconsapevole, casuale, conseguenza della brutalità e della volontà distruttiva delle logiche criminali delle mafie.
Tante vittime, troppe  vittime che spesso non trovano neanche giustizia con la condanna dei loro assassini; tante famiglie, troppe famiglie a cui sono stati strappati pezzi di cuore, pezzi di vita che non saranno loro mai più restituiti.
Molti di questi familiari sono organizzati in coordinamenti e spendono parte della loro vita a portare testimonianza di grande valore e impegno civile e di grande coraggio. Alcuni di loro abbiamo potuto conoscersi durante  le nostre attività di presidio e con loro siamo cresciuti nellacomorensione della'impegno e nella determinazione del perseverare nella lotta culturale contro mafie e illegalità.
Anna Maria, Flavia e Fabrizio, Margherita, Matteo, Alessandra, sono le persone che negli ultimi anni sono per diventati parte della mia vita e pezzi del mio cuore. Mi hanno insegnato come, con dignità, coraggio e senso morale e civico, si possano trasformare disperazione e dolore in semi di speranza e fiori di corresponsabilità, temi adottati dalla manifestazione di quest'anno.
Ma Firenze è stata scelta anche quale simbolo di quel Rinascimento  che la vide protagonista nei secoli passati e che desideriamo possa essere punto di partenza di u quel nuova Rinascimento di cui ha bisogno questo nostro Paese per tornare a trovare la dignità e il valore  morale del nostro Paese.
Resistenti e rinascenti pero sentirci veramente liberi!
Buona vita a tutti
Vs. Lulù