Buonasera a tutti e grazie per
essere qui.
Quello che vorrei fare con voi è
ragionare insieme sul perché scegliere Rivoluzione Civile e il Dott. Ingroia
come candidato Premier.
Le ragioni che hanno spinto me
sono diverse e ve le racconto.
Sono una donna, una lavoratrice
del pubblico impiego, una cittadina e, in quanto tale, ho deciso ad un certo
punto di provare a dire basta, basta con le logiche che muovono la vita
pubblica nel nostro Paese.
Basta con le logiche e le
consuetudini che spingono i cittadini a chiedere favori piuttosto che a rivendicare
diritti, ad essere sudditi questuanti anziché cittadini consapevoli e
responsabili.
Siamo cittadini anziché sudditi
quando siamo in grado di distinguere tra un favore e un diritto, quando siamo
in grado di scegliere tra un diritto particolare e personale e un diritto, un
bene comune e di interesse collettivo. Quando ci rendiamo conto che con il
nostro comportamento stiamo ledendo e compromettendo i diritti degli altri.
Ci trasformiamo in cittadini
consapevoli e partecipi quando ci assumiamo la responsabilità delle nostre
scelte, quando siamo capaci di esercitare il discernimento, quando siamo in
grado di saper fare la differenza tra chi fa il bene comune e chi non lo fa’.
Ieri, tornando a casa, avevo in
mente due persone: un ragazzo che non ho mai conosciuto e suo fratello che
invece ho incontrato due anni fa’: Giuseppe e Matteo.
Giuseppe era un ragazzo
calabrese, un ragazzo come tutti gli altri, poco più di 20 anni e tutta la vita
davanti a sé. Il 15 gennaio del 1994 è uscito di casa e non vi ha fatto mai più
ritorno. E’ una vittima della lupara bianca, una vittima innocente della
criminalità organizzata che ha avuto come unico torto quello di innamorarsi di
una donna, di una ragazza di 17 anni che qualcuno invece aveva pensato come donna di un boss…
Giuseppe è stato rapito,
torturato e ucciso. E’ stato fatto scempio del suo giovane corpo e della sua
giovane vita e con essi è stato fatto scempio della vita di una famiglia, di
un’intera comunità.
Matteo, suo fratello, è uno dei
familiari impegnati in un’asssociazione a portare testimonianza di questa
esperienza atroce. E’ una delle persone meravigliose che hanno saputo
trasformare il dolore e la rabbia in testimonianza civile ed in impegno per la
Verità e la Giustizia.
Aver incontarto Matteo e con lui,
Anna Maria, Flavia, Margherita, Alessandra ed altri, aver incontrato il loro
impegno e il loro dolore è una delle ragioni più importanti che mi spingono
all’impegno sociale, politico e culturale attraverso una partecipazione attiva
alla vita pubblica del nostro Paese.
Sono un’esponente della
cosiddetta società civile organizzata che ha scelto l’impegno attivo anche in
politica.
Ognuno di noi cresce anche nella
coscienza civica e sociale grazie all’incontro e al lavoro con gli altri, cosa
in cui mi sono allenata negli ultimi anni grazie alla partecipazione e
all’adesione a reti e movimenti.
Cosa mi impegno a promuovere:
- una seria lotta alla criminalità organizzata, alla
corruzione, alla collusione che sottraggono risorse vitali importanti e
fondamentali al nostro Paese, non solo in termini di Prodotto Interno Lordo, ma
soprattutto in termini di dignità e libertà democratiche;
- una seria lotta allo scempio del territorio, agli
abusi che lo rendono sempre più fragile e vulnerabile, fatta del rifiuto di grandi opere inutili e
esageratamente costose, insostenibili, a favore di tante piccole opere che mettano in sicurezza territori ed edifici
pubblici e privati;
- uno stop fermo all’accrescimento delle spese
militari e degli acquisti di sistemi d’arma, spese che sono contrarie ai
dettami della nostra Costituzione che “ripudia
la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo
di risoluzione delle controversie internazionali”;
- utilizzo
delle risorse economico/finanziarie disponibili
e reperibili attraverso una seria politica di lotta all’evasione fiscale,
all’economia sommersa e al lavoro nero a favore di beni e servizi comuni (la scuola, il lavoro, la sanità, lo stato
sociale, in tutte le sue forme);
- lotta ai sopprusi, alle discriminazioni, alle
diseguaglianze sociali ed economiche che rendono il nostro Paese uno Stato
in cui la democrazia è la pallida rappresentazione di ciò che dovrebbe essere;
- Lotta per
una totale e completa partecipazione
delle donne, dei giovani e di tutti i cittadini alla crescita del benessere e
dello sviluppo umano della nostra Nazione, dell’Europa e dei cittadini del
mondo;
Una lotta a
tutto campo per riportare al centro
della Politica la dignità degli esseri viventi e del Pianeta, nonché i valori e
i principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani.
Piena adesione, dunque, da parte
mia ad un movimento e ad un programma politico che sappiano tradurre queste
lotte, questi principi e questi valori in provvedimenti ed azioni che possano
trasformare le dichiarazioni di intenti in concrete opportunità di sviluppo.
Il ritorno ad
una politica sana, pulita, elevata
al rango di bene comune anch’essa.
Sono queste
le ragioni fondamentali per cui ho sottoscritto il manifesto di Rivoluzione
Civile e per le quali sostengo la Lista con il dott. Ingroia premier.
Mi piacerebbe
che potessimo lavorare insieme per trasformare l’Italia nel Paese che sogniamo
e che vorremmo vedere realizzato, mandando via per sempre i ladri di entusiasmo
e di futuro che si sono impossessati della nostra vita e del nostro Paese.
Grazie per
l’ascolto e per la partecipazione che spero vogliate accordare a questo
progetto.
Ancona,
16/01/2013 Concetta
Contini