domenica 27 gennaio 2013

La giornata della Memoria: Ricorrenza e monito


questo scrivevo un anno fa'. Ad un anno di distanza confermo tutto, nulla è cambiato, anzi... dei ragazzi a napoli sono stati intercettati mentre dichiaravano la loro intenzione di picchiare o violentare una ragazza perchè ebrea, o di incendiare il negozio di un orefice ebraico... l'ignoranza, la violenza, il razzismo, la xenofobia mi fanno paura...

Il 27 gennaio del 1945 gli Europei e il mondo intero scopriva gli orrori dello sterminio di milioni di persone innocenti ad opera dei nazifascisti agli ordini di Hitler e dei suoi criminali seguaci. Un episodio della storia del vecchio continente del quale provare vergogna ed orrore.

Le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprivano per la prima volta i cancelli di quello che apparve immediatamente un inferno in terra…
Sono ancora impresse nella mia memoria le immagini dei filmati di documentazione girati dalle truppe: montagne di cadaveri di uomini, donne, vecchi e bambini scheletriti, ridotti pelle e ossa da quelle condizioni di vita o, meglio, di non vita che si sarebbero poi successivamente conosciute.

Che non accada mai più…

Questo è quello che per anni siamo andati ripetendo, convinti che l’evoluzione della nostra civiltà non avrebbe mai più permesso tali delitti…

Che delusione… Che delusione constatare che a distanza di tutti questi anni le cose non sono poi andate proprio come ci saremmo aspettati.

L’indifferenza, l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia si sono sempre più impossessati di noi e gli stermini di massa hanno ricominciato a comparire negli scenari dell’informazione, se mai effettivamente fossero scomparsi dalla scena dell’Umanità…
Il Rwanda, l’Angola, la Sierra Leone, il Messico, la Colombia, la Libia, la Siria, l’Egitto, la Tunisia…
L’Iraq, l’Afganistan, ilVietnam, la Birmania, l’Etiopia, la Nigeria, il Sudan…
Il genocidio dei Curdi, degli Armeni, la persecuzione di Rom e Sinti che non è mai cessata, i barconi naufragati nel Mediterraneo insieme alla nostra compassione, alla nostra umanità…
La Pietà, l’indifferenza, la Solidarietà e la discriminazione, doppie facce di una stessa medaglia che si chiama globalizzazione…

I morti dei campi di sterminio sono sulla coscienza di un manipolo di governanti e aguzzini che all’epoca detenevano il potere, ma i tanti, troppi morti per le guerre, le carestie, la fame, la povertà e i naufragi sono sulla coscienza di ognuno di noi…

Prendo in prestito le parole di un grande commediografo mio conterraneo, Eduardo de Filippo, che al suo Peppino Girella fa dire: “A furia di dire che ogni cosa è “cos’e niente” (cosa senza importanza) simme diventate pure nui, cos’e niente…”
Se ci fosse bisogno di tradurre potrei dire che non considerare gli affanni dell’umanità rende, in qualche modo, disumani anche noi.

La Giornata della Memoria e tutte le altre celebrazioni avranno veramente un senso quando non ci sarà nessun essere vivente in sofferenza, neanche la Terra…

Allora vorrà dire che avremo appreso, fatto nostra e messa a frutto la lezione della Storia e della Memoria…
 Restiamo Umani, Gente!!!!!

Dedicato a Marcello Torre e alle vittime innocenti della criminalità organizzata.



Da tempo sono un’attivista di Libera, associazioni,nomi e numeri contro le mafie, e in quest'ambito è cresciuta la mia coscienza in tema di cultura antimafia. Ho potuto conoscere e frequentare alcuni familiari delle vittime innocenti delle criminalità organizzate, cittadini qualunque oppure personaggi pubblici, impegnati con le loro attività nel contrasto alle mafie. In queste circostanze ho potuto conoscere storie come quella di Marcello Torre, anche attraverso i racconti di sua figlia Annamaria. Ho conosciuto persone impegnate quotidianamente nella lotta a questa cultura che parla di violenza, sopraffazione ed illegalità.
Troppo spesso di queste vite, di queste storie, non si parla affatto, si preferisce raccontare verità romanzate e, in quanto tali, parziali e poco veritiere. La fiction mandata in onda ieri su canale 5 è l'ennesima riprova che, nonostante le buone intenzioni, il risultato che emerge è quello di apologia delle organizzazioni, di esaltazione della violenza e delle logiche criminose.
Il risultato è la disattenzione della realtà, il racconto di una storia che non esiste e che offende e oltraggia la memoria di chi per queste cause è morto e di chi, per esse, rischia ancora la vita.
Abbiamo bisogno di fare i conti con la verità storica di questi fenomeni, di un'analisi che consenta di comprendere a fondo le dinamiche da contrastare per costruire e rafforzare una coscienza civica e della legalità di cui abbiamo bisogno disperatamente per uscire dal crepuscolo di civiltà in cui siamo cacciati.
Per ottenere risultati duraturi e significativi occorre lavorare a partire da sé, allontanando dalla propria quotidianità comportamenti, disvalori e riferimenti negativi in cui siamo continuamente immersi, per far posto ad un paradigma di valori e buone prassi che ci aiuti a diventare artefici di un cambiamento reale e concreto.
Solo così potremo contribuire a costruire un futuro migliore e libero nel nome di tutti coloro che per la verità e l’impegno sono morti o hanno la propria vita stravolta e limitata nella libertà per amore di giustizia e verità.
Vs. Concetta

le ragioni della "mia" Rivoluzione Civile


Buonasera a tutti e grazie per essere qui.
Quello che vorrei fare con voi è ragionare insieme sul perché scegliere Rivoluzione Civile e il Dott. Ingroia come candidato Premier.
Le ragioni che hanno spinto me sono diverse e ve le racconto.
Sono una donna, una lavoratrice del pubblico impiego, una cittadina e, in quanto tale, ho deciso ad un certo punto di provare a dire basta, basta con le logiche che muovono la vita pubblica nel nostro Paese.

Basta con le logiche e le consuetudini che spingono i cittadini a chiedere favori piuttosto che a rivendicare diritti, ad essere sudditi questuanti anziché cittadini consapevoli e responsabili.
Siamo cittadini anziché sudditi quando siamo in grado di distinguere tra un favore e un diritto, quando siamo in grado di scegliere tra un diritto particolare e personale e un diritto, un bene comune e di interesse collettivo. Quando ci rendiamo conto che con il nostro comportamento stiamo ledendo e compromettendo i diritti degli altri.
Ci trasformiamo in cittadini consapevoli e partecipi quando ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte, quando siamo capaci di esercitare il discernimento, quando siamo in grado di saper fare la differenza tra chi fa il bene comune e chi non lo fa’.

Ieri, tornando a casa, avevo in mente due persone: un ragazzo che non ho mai conosciuto e suo fratello che invece ho incontrato due anni fa’: Giuseppe e Matteo.

Giuseppe era un ragazzo calabrese, un ragazzo come tutti gli altri, poco più di 20 anni e tutta la vita davanti a sé. Il 15 gennaio del 1994 è uscito di casa e non vi ha fatto mai più ritorno. E’ una vittima della lupara bianca, una vittima innocente della criminalità organizzata che ha avuto come unico torto quello di innamorarsi di una donna, di una ragazza di 17 anni che qualcuno invece aveva pensato come donna di un boss…
Giuseppe è stato rapito, torturato e ucciso. E’ stato fatto scempio del suo giovane corpo e della sua giovane vita e con essi è stato fatto scempio della vita di una famiglia, di un’intera comunità.
Matteo, suo fratello, è uno dei familiari impegnati in un’asssociazione a portare testimonianza di questa esperienza atroce. E’ una delle persone meravigliose che hanno saputo trasformare il dolore e la rabbia in testimonianza civile ed in impegno per la Verità e la Giustizia.
Aver incontarto Matteo e con lui, Anna Maria, Flavia, Margherita, Alessandra ed altri, aver incontrato il loro impegno e il loro dolore è una delle ragioni più importanti che mi spingono all’impegno sociale, politico e culturale attraverso una partecipazione attiva alla vita pubblica del nostro Paese.

Sono un’esponente della cosiddetta società civile organizzata che ha scelto l’impegno attivo anche in politica.

Ognuno di noi cresce anche nella coscienza civica e sociale grazie all’incontro e al lavoro con gli altri, cosa in cui mi sono allenata negli ultimi anni grazie alla partecipazione e all’adesione a reti e movimenti.

Cosa mi impegno a promuovere:
- una seria lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, alla collusione che sottraggono risorse vitali importanti e fondamentali al nostro Paese, non solo in termini di Prodotto Interno Lordo, ma soprattutto in termini di dignità e libertà democratiche;
- una seria lotta allo scempio del territorio, agli abusi che lo rendono sempre più fragile e vulnerabile, fatta del rifiuto di grandi opere inutili e esageratamente costose, insostenibili, a favore di tante piccole opere che mettano in sicurezza territori ed edifici pubblici e privati;
- uno stop fermo all’accrescimento delle spese militari e degli acquisti di sistemi d’arma, spese che sono contrarie ai dettami della nostra Costituzione che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”;
- utilizzo delle risorse economico/finanziarie disponibili e reperibili attraverso una seria politica di lotta all’evasione fiscale, all’economia sommersa e al lavoro nero a favore di beni e servizi comuni (la scuola, il lavoro, la sanità, lo stato sociale, in tutte le sue forme);
- lotta ai sopprusi, alle discriminazioni, alle diseguaglianze sociali ed economiche che rendono il nostro Paese uno Stato in cui la democrazia è la pallida rappresentazione di ciò che dovrebbe essere;
- Lotta per una totale e completa partecipazione delle donne, dei giovani e di tutti i cittadini alla crescita del benessere e dello sviluppo umano della nostra Nazione, dell’Europa e dei cittadini del mondo;
Una lotta a tutto campo per riportare al centro della Politica la dignità degli esseri viventi e del Pianeta, nonché i valori e i principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Piena adesione, dunque, da parte mia ad un movimento e ad un programma politico che sappiano tradurre queste lotte, questi principi e questi valori in provvedimenti ed azioni che possano trasformare le dichiarazioni di intenti in concrete opportunità di sviluppo.
Il ritorno ad una politica sana, pulita, elevata al rango di bene comune anch’essa.
Sono queste le ragioni fondamentali per cui ho sottoscritto il manifesto di Rivoluzione Civile e per le quali sostengo la Lista con il dott. Ingroia premier.
Mi piacerebbe che potessimo lavorare insieme per trasformare l’Italia nel Paese che sogniamo e che vorremmo vedere realizzato, mandando via per sempre i ladri di entusiasmo e di futuro che si sono impossessati della nostra vita e del nostro Paese.
Grazie per l’ascolto e per la partecipazione che spero vogliate accordare a questo progetto.
Ancona, 16/01/2013                                                                                     Concetta Contini

martedì 15 gennaio 2013

la forza morale di trasformare il dolore

tornando a casa pensavo a te, giuseppe, a quel giorno di tanti anni fa' quando la crudeltà, la follia, portavano via questo ragazzo alla sua famiglia, ai suoi cari, nel pieno della vita, nel pieno dell'amore. pensavo a tuo fratello, matteo, che con la sua dignità e il suo impegno rende quest'assurdità un gesto di amore per tutti noi e per il nostro paese. un grazie a coloro che sanno trasformare il dolore e l'odio in una forza morale che non possiamo immaginare se non conoscendoli e condividendo la loro forza e il vostro dolore...
il mondo è migliore con persone così...