venerdì 22 giugno 2012

sono ancora qui: disobbediente per nascita e ribelle per passione...


Sono nata e sono ancora viva, qui, nonostante tutto, a dispetto di tutto, disobbediente per nascita e  ribelle per passione...
“Chi mi conosce lo sa che non mi arrendo mai” citazione tradotta dei mitici ‘A67 che calza a pennello anche per me…
Sono una sopravvissuta, sono sopravvissuta a tante crisi, a tante tempeste nella mia vita…
Sono sopravvissuta ad una violenza, sono sopravvissuta ad un annegamento in mare, sono sopravvissuta alla perdita di lavoro, al fallimento della ditta dove lavoravo, tanti anni fa’.
Sono sopravvissuta ad un incidente e alle sue conseguenze… sono sopravvissuta a tanti dolori e questo mi fa’ sentire forte ed ottimista.
Ho  capito che possiamo farcela quando riusciamo a mettere in campo tutte le nostre risorse migliori, proprio come fa’ il nostro organismo quando combatte e vince con una malattia, piccola o grande che sia… ogni cellula del nostro corpo è creata, programmata  per proteggere la  nostra integrità, per mettere in circolo sostanze e pensieri che possano attivare la nostra guarigione, il nostro benessere. A volte abbiamo bisogno di un aiuto esterno, che sia un farmaco o qualsiasi altra terapia, che integri e rafforzi ciò che dentro di  noi abbiamo…
Ho precedenti illustri, se non ricordo male, che han fatto ricorso alla metafora del corpo umano per spiegare i meccanismi della società… io faccio riferimento alla mia vita, alle mie esperienze per dire a quelli che mi leggono che ce la possiamo fare.
Ce la possiamo fare ad uscire dalle crisi in cui ci  siamo, in cui ci hanno cacciati…
Forse non siamo stati troppo attenti, forse abbiamo abboccato alle trappole, agli irretimenti che hanno messo in atto per noi…
Io ho imparato che non è mai troppo tardi per aprire gli occhi e rimediare all’inconsapevolezza e alla disattenzione…
E’ nella notte che occorre avere sentinelle più accorte ed è ciò di cui abbiamo bisogno e che dobbiamo essere: Sentinelle accorte, sveglie, pronte a cogliere i segnali di un tempo che cambia in fretta, veloce e repentino, come non mai, come neanche si riesce ad immaginare, come saetta nella notte di tempesta…
La natura insegna: per quanto sia temibile e tumultuosa la tempesta, essa avrà una fine…
Se ci attrezziamo adeguatamente possiamo sopravvivere e contenere i danni…
Ecco, questo è il nostro compito: attrezzarci a sopravvivere alla tempesta per contenere i danni.
Ognuno come può, ognuno come sa, con quello che ha, mettendo a disposizione della comunità tutto quello che è in grado e che ha  voglia di condividere…
Di una cosa sono certa, da soli si può far poco, insieme si può andare molto lontano…
La nostra capacità sarà tanto più grande quante più persone riusciremo a salvaguardare…
Non possiamo, non dobbiamo lasciare cadaveri sulla nostra strada… ci costano troppo, in termini di umanità, non dobbiamo permettere che nessuno resti solo e indietro… non c’è bisogno di correre per forza, si può andare lontano anche camminando lenti…
Hasta la vista, companeros e buona vita a tutti…
Lulù