Sono nata e sono ancora viva,
qui, nonostante tutto, a dispetto di tutto, disobbediente per nascita e ribelle per passione...
“Chi mi conosce lo sa che non mi arrendo mai” citazione tradotta dei mitici ‘A67 che calza a pennello
anche per me…
Sono una sopravvissuta, sono
sopravvissuta a tante crisi, a tante tempeste nella mia vita…
Sono sopravvissuta ad una
violenza, sono sopravvissuta ad un annegamento in mare, sono sopravvissuta alla
perdita di lavoro, al fallimento della ditta dove lavoravo, tanti anni fa’.
Sono sopravvissuta ad un
incidente e alle sue conseguenze… sono sopravvissuta a tanti dolori e questo mi
fa’ sentire forte ed ottimista.
Ho capito che possiamo farcela quando riusciamo
a mettere in campo tutte le nostre risorse migliori, proprio come fa’ il nostro
organismo quando combatte e vince con una malattia, piccola o grande che sia…
ogni cellula del nostro corpo è creata, programmata per proteggere la nostra integrità, per mettere in circolo
sostanze e pensieri che possano attivare la nostra guarigione, il nostro
benessere. A volte abbiamo bisogno di un aiuto esterno, che sia un farmaco o
qualsiasi altra terapia, che integri e rafforzi ciò che dentro di noi abbiamo…
Ho precedenti illustri, se non
ricordo male, che han fatto ricorso alla metafora del corpo umano per
spiegare i meccanismi della società… io faccio riferimento alla mia vita, alle
mie esperienze per dire a quelli che mi leggono che ce la possiamo fare.
Ce la possiamo fare ad uscire
dalle crisi in cui ci siamo, in cui ci hanno
cacciati…
Forse non siamo stati troppo
attenti, forse abbiamo abboccato alle trappole, agli irretimenti che hanno
messo in atto per noi…
Io ho imparato che non è mai
troppo tardi per aprire gli occhi e rimediare all’inconsapevolezza e alla
disattenzione…
E’ nella notte che occorre avere
sentinelle più accorte ed è ciò di cui abbiamo bisogno e che dobbiamo essere:
Sentinelle accorte, sveglie, pronte a cogliere i segnali di un tempo che cambia
in fretta, veloce e repentino, come non mai, come neanche si riesce ad
immaginare, come saetta nella notte di tempesta…
La natura insegna: per quanto sia
temibile e tumultuosa la tempesta, essa avrà una fine…
Se ci attrezziamo adeguatamente
possiamo sopravvivere e contenere i danni…
Ecco, questo è il nostro compito:
attrezzarci a sopravvivere alla tempesta per contenere i danni.
Ognuno come può, ognuno come sa,
con quello che ha, mettendo a disposizione della comunità tutto quello che è in
grado e che ha voglia di condividere…
Di una cosa sono certa, da soli
si può far poco, insieme si può andare molto lontano…
La nostra capacità sarà tanto più
grande quante più persone riusciremo a salvaguardare…
Non possiamo, non dobbiamo lasciare cadaveri sulla
nostra strada… ci costano troppo, in termini di umanità, non dobbiamo permettere che nessuno resti
solo e indietro… non c’è bisogno di correre per forza, si può andare lontano
anche camminando lenti…
Hasta la vista, companeros e
buona vita a tutti…
Lulù
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