21 luglio 2012, sono le due di un
torrido pomeriggio d’estate…
Fa’ così caldo che è
difficile pensare di fare qualunque
cosa, anche solo pensare…
Finito di pranzare accendo la tv
sui soliti canali, rai 3, la 7, rai news, mtv, quei canali che mi fanno pensare
che anche davanti alla tv si può stare mantenendo ancora il cervello acceso…
Sono polemica, il caldo non mi
aiutami fa’ sentire stanca e lamentosa…
Casualmente(?) capito su mtv che
trasmette il reportage “A Genova io c’ero” e mi sento riportata indietro nel
tempo, indietro di 11 anni e qualche ora…
Era il 20 luglio 2001 ed erano le
otto di sera, all’incirca, allora guardavo ancora il Tg1 che era il tg più
visto dagli italiani.
Vanno in onda scene
raccapriccianti dalle manifestazioni al G8 di Genova e la notizia della morte
di Carlo Giuliani squarcia il torpore della mia coscienza…
Ho ancora dentro l’emozione di
quei momenti, le emozioni, anzi… sgomento, incredulità, rabbia, paura,
impotenza… e, purtroppo, la morte di Carlo non sarà che la prima delle notizie
peggiori….
La notte del 20 luglio sarà la
notte della Macelleria Diaz, dell’inizio delle torture di Bolzaneto, farcite
dagli assalti ai cortei indifesi delle
tute bianche, della rete Lilliputh e di tanti altri gruppi di manifestanti
aggrediti durante quel pomeriggio di 11 anni fa’….
Sarà una delle vicende più
tremende della storia degli ultimi decenni nel nostro paese…
19 luglio 2012
20 anni dalla strage di via
d’Amelio e 11 dall’omicidio di Carlo Giuliani…
E’ mia figlia Raffa che mette
insieme le due cose in un post su Facebook…
La memoria lavora, in Tv c’è un
approfondimento con Mentana ed altri sulla strage e scopro che chi pensavo fosse un baluardo della democrazia, forse non
è stato poi così integro, così come avrei preferito poter pensare…
Stanno insieme anche nella mia
vita questi due momenti, l’impegno civile e l’antimafia sociale, le mie
passioni morali negli ultimi 11 anni…
E’ cominciato proprio il 20
luglio del 2001 il mio bisogno di attivarmi, il desiderio di contribuire alla
costruzione di un mondo migliore…
“Un altro mondo è possibile” era
questo lo slogan dei Noglobal al G8 di Genova…
Un atro mondo: un mondo più equo,
più giusto, solidale, accorto ai bisogni di tutti, dai più deboli, della
natura, non assoggettato alla legge del più forte che l’uomo dovrebbe poter
dominare, superandola con l’illuminismo della ragione e la passione della
solidarietà…
Le scene che passano in tv sono
tremende, violente: urla, calci, pugni, manganellate, lacrimogeni, sassaiole…
cassonetti incendiati, auto e furgoni capovolti, incendiati anch’essi, i black
bloc che agiscono violenti all’estremo, indisturbati…
Immagini impressionanti, per la
violenza, certo,ma soprattutto per lo stupore nel vedere lasciare agire
indisturbati i violenti e, al contempo, aggredire violentemente manifestanti
inermi e, nella maggior parte dei casi, indifesi, impreparati…
Ci sono scene davanti alle quali
si inorridisce e ci si chiede come sia possibile che tutto questo stia
accadendo qui, in Italia, in una nazione civile
e democratica…. Almeno allora così credevo…
Poi ci fu la notte della
vergognosa aggressione alla Diaz, la notte del non ritorno, la notte dopo la
quale nulla è stato più come prima…
Da quel momento non sono più
riuscita a credere che le Istituzioni potessero rappresentare le istanze dei
cittadini, che le Forze dell’ordine non sono a nostra tutela e servizio, ma
costrette ad essere servi di un potere non democratico che solo nell’apparenza…
Sono 11 anni che combatto per
ricostruire nella mia mente e nel mio cuore la fiducia nelle Istituzioni, nella
classe dirigente del nostro Paese, nelle Forze dell’ordine che rischiano laloro
vita ogni giorno, in alcuni casi, ma non so se siano consapevoli del danno
causato alla ns. democrazia da quella notte tremenda tra il 20 e il 21 luglio
di 11 anni fa’….
Ho cominciato ad informarmi,ad
istruirmi, a seguire dibattiti, seminari, convegni, incontri, a vedere films e
documentari a frequentare movimenti e associazioni alter mondisti e antimafia…
Ho deciso e scelto per una
cittadinanza attiva e partecipe, per un impegno civile di scelte e culture
antimafiose, pacifiste e a tutela dei diritti umani, ad approfondire le logiche
del commercio equo e solidale, della cooperazione allo sviluppo, della
solidarietà, del consumo critico, della decrescita e del microcredito solidale…
Ho capito che la possibilità di
costruire un altro mondo, possibilmente più equo, giusto e solidale parte da
ognuno di noi, dalle scelte che si compiono ogni giorno, dall’assumersi la
responsabilità di scelte consapevoli e accorte, dal dovere di informarsi e di
chiedere un’informazione seria, accurata e libera.
Ho capito che possiamo avere
tutto ciò che vogliamo per noi, se siamo fortunati, ma che allo stesso tempo
questo non sia sufficiente perché ci sarà sempre qualcuno che dovrà e vorrà
lottare per ottenere anch’egli ciò di cui ha bisogno e che se ce ne sarà
bisogno l’otterrà anche a mio discapito se il principio che passa è la legge
del più forte, della violenza, della prevaricazione…
Bisogna scegliere, gioco forza,
la via della collaborazione, della condivisione, della solidarietà,
dell’equità e della giustizia sociale…
Senza questi valori, questi
principi, non c’è via di uscita… si salveranno solo i più forti e prepotenti, i
più volenti e, potete scommetterci, non saremo noi, saranno altri e il prezzo
che pagheremo non riusciremo neanche ad immaginare…
Mi fermo qui, perché aggiungere
altro non serve…
Formare le nostre coscienze ed
agire con responsabilità ed amore è il nostro dovere…
Ecco, vi ho raccontato,in sintesi
estrema, cosa è stata “Genova per me”…
Buona fortuna e buona
vita,mondo!!!!!
Lulù
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