domenica 27 gennaio 2013

Dedicato a Marcello Torre e alle vittime innocenti della criminalità organizzata.



Da tempo sono un’attivista di Libera, associazioni,nomi e numeri contro le mafie, e in quest'ambito è cresciuta la mia coscienza in tema di cultura antimafia. Ho potuto conoscere e frequentare alcuni familiari delle vittime innocenti delle criminalità organizzate, cittadini qualunque oppure personaggi pubblici, impegnati con le loro attività nel contrasto alle mafie. In queste circostanze ho potuto conoscere storie come quella di Marcello Torre, anche attraverso i racconti di sua figlia Annamaria. Ho conosciuto persone impegnate quotidianamente nella lotta a questa cultura che parla di violenza, sopraffazione ed illegalità.
Troppo spesso di queste vite, di queste storie, non si parla affatto, si preferisce raccontare verità romanzate e, in quanto tali, parziali e poco veritiere. La fiction mandata in onda ieri su canale 5 è l'ennesima riprova che, nonostante le buone intenzioni, il risultato che emerge è quello di apologia delle organizzazioni, di esaltazione della violenza e delle logiche criminose.
Il risultato è la disattenzione della realtà, il racconto di una storia che non esiste e che offende e oltraggia la memoria di chi per queste cause è morto e di chi, per esse, rischia ancora la vita.
Abbiamo bisogno di fare i conti con la verità storica di questi fenomeni, di un'analisi che consenta di comprendere a fondo le dinamiche da contrastare per costruire e rafforzare una coscienza civica e della legalità di cui abbiamo bisogno disperatamente per uscire dal crepuscolo di civiltà in cui siamo cacciati.
Per ottenere risultati duraturi e significativi occorre lavorare a partire da sé, allontanando dalla propria quotidianità comportamenti, disvalori e riferimenti negativi in cui siamo continuamente immersi, per far posto ad un paradigma di valori e buone prassi che ci aiuti a diventare artefici di un cambiamento reale e concreto.
Solo così potremo contribuire a costruire un futuro migliore e libero nel nome di tutti coloro che per la verità e l’impegno sono morti o hanno la propria vita stravolta e limitata nella libertà per amore di giustizia e verità.
Vs. Concetta

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