domenica 27 gennaio 2013

le ragioni della "mia" Rivoluzione Civile


Buonasera a tutti e grazie per essere qui.
Quello che vorrei fare con voi è ragionare insieme sul perché scegliere Rivoluzione Civile e il Dott. Ingroia come candidato Premier.
Le ragioni che hanno spinto me sono diverse e ve le racconto.
Sono una donna, una lavoratrice del pubblico impiego, una cittadina e, in quanto tale, ho deciso ad un certo punto di provare a dire basta, basta con le logiche che muovono la vita pubblica nel nostro Paese.

Basta con le logiche e le consuetudini che spingono i cittadini a chiedere favori piuttosto che a rivendicare diritti, ad essere sudditi questuanti anziché cittadini consapevoli e responsabili.
Siamo cittadini anziché sudditi quando siamo in grado di distinguere tra un favore e un diritto, quando siamo in grado di scegliere tra un diritto particolare e personale e un diritto, un bene comune e di interesse collettivo. Quando ci rendiamo conto che con il nostro comportamento stiamo ledendo e compromettendo i diritti degli altri.
Ci trasformiamo in cittadini consapevoli e partecipi quando ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte, quando siamo capaci di esercitare il discernimento, quando siamo in grado di saper fare la differenza tra chi fa il bene comune e chi non lo fa’.

Ieri, tornando a casa, avevo in mente due persone: un ragazzo che non ho mai conosciuto e suo fratello che invece ho incontrato due anni fa’: Giuseppe e Matteo.

Giuseppe era un ragazzo calabrese, un ragazzo come tutti gli altri, poco più di 20 anni e tutta la vita davanti a sé. Il 15 gennaio del 1994 è uscito di casa e non vi ha fatto mai più ritorno. E’ una vittima della lupara bianca, una vittima innocente della criminalità organizzata che ha avuto come unico torto quello di innamorarsi di una donna, di una ragazza di 17 anni che qualcuno invece aveva pensato come donna di un boss…
Giuseppe è stato rapito, torturato e ucciso. E’ stato fatto scempio del suo giovane corpo e della sua giovane vita e con essi è stato fatto scempio della vita di una famiglia, di un’intera comunità.
Matteo, suo fratello, è uno dei familiari impegnati in un’asssociazione a portare testimonianza di questa esperienza atroce. E’ una delle persone meravigliose che hanno saputo trasformare il dolore e la rabbia in testimonianza civile ed in impegno per la Verità e la Giustizia.
Aver incontarto Matteo e con lui, Anna Maria, Flavia, Margherita, Alessandra ed altri, aver incontrato il loro impegno e il loro dolore è una delle ragioni più importanti che mi spingono all’impegno sociale, politico e culturale attraverso una partecipazione attiva alla vita pubblica del nostro Paese.

Sono un’esponente della cosiddetta società civile organizzata che ha scelto l’impegno attivo anche in politica.

Ognuno di noi cresce anche nella coscienza civica e sociale grazie all’incontro e al lavoro con gli altri, cosa in cui mi sono allenata negli ultimi anni grazie alla partecipazione e all’adesione a reti e movimenti.

Cosa mi impegno a promuovere:
- una seria lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, alla collusione che sottraggono risorse vitali importanti e fondamentali al nostro Paese, non solo in termini di Prodotto Interno Lordo, ma soprattutto in termini di dignità e libertà democratiche;
- una seria lotta allo scempio del territorio, agli abusi che lo rendono sempre più fragile e vulnerabile, fatta del rifiuto di grandi opere inutili e esageratamente costose, insostenibili, a favore di tante piccole opere che mettano in sicurezza territori ed edifici pubblici e privati;
- uno stop fermo all’accrescimento delle spese militari e degli acquisti di sistemi d’arma, spese che sono contrarie ai dettami della nostra Costituzione che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”;
- utilizzo delle risorse economico/finanziarie disponibili e reperibili attraverso una seria politica di lotta all’evasione fiscale, all’economia sommersa e al lavoro nero a favore di beni e servizi comuni (la scuola, il lavoro, la sanità, lo stato sociale, in tutte le sue forme);
- lotta ai sopprusi, alle discriminazioni, alle diseguaglianze sociali ed economiche che rendono il nostro Paese uno Stato in cui la democrazia è la pallida rappresentazione di ciò che dovrebbe essere;
- Lotta per una totale e completa partecipazione delle donne, dei giovani e di tutti i cittadini alla crescita del benessere e dello sviluppo umano della nostra Nazione, dell’Europa e dei cittadini del mondo;
Una lotta a tutto campo per riportare al centro della Politica la dignità degli esseri viventi e del Pianeta, nonché i valori e i principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Piena adesione, dunque, da parte mia ad un movimento e ad un programma politico che sappiano tradurre queste lotte, questi principi e questi valori in provvedimenti ed azioni che possano trasformare le dichiarazioni di intenti in concrete opportunità di sviluppo.
Il ritorno ad una politica sana, pulita, elevata al rango di bene comune anch’essa.
Sono queste le ragioni fondamentali per cui ho sottoscritto il manifesto di Rivoluzione Civile e per le quali sostengo la Lista con il dott. Ingroia premier.
Mi piacerebbe che potessimo lavorare insieme per trasformare l’Italia nel Paese che sogniamo e che vorremmo vedere realizzato, mandando via per sempre i ladri di entusiasmo e di futuro che si sono impossessati della nostra vita e del nostro Paese.
Grazie per l’ascolto e per la partecipazione che spero vogliate accordare a questo progetto.
Ancona, 16/01/2013                                                                                     Concetta Contini

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