lunedì 10 dicembre 2012

Europa, Nobel per la Pace e Diritti Umani


Oggi si celebra, nel Mondo,  la Giornata Internazionale per i Diritti Umani, a 64 anni dall'adozione della Dichiarazione Universale  dei Diritti Umani.
Non sono molto ferrata, ma credo che non sia proprio un caso che proprio oggi abbiano consegnato il Nobel per la Pace, che quest'anno è stato conferito  all'Europa Unita...
Scelta quantomeno curiosa per una sostenitrice dei diritti umani, come immeritatamente e modestamente mi ritengo.
L'Europa della Troika che affama il popolo greco, l'Europa che finanzia le banche per miliardi di euro e chide, allo stesso tempo, politiche di austerità e rigore agli Stati membri, che scaricano il peso di una crisi economica, sociale, ma  soprattutto etico-morale sui cittadini più deboli e vulnerabili.
L'Europa che, ignava, non prende posizioni sui conflitti armati che infiammano e funestano il Medio-oriente, l'Africa, l'America Latina, la Cecenia, l'Afganistan e tutte le altre martoriate terre che, con i loro Popoli, soffrono per guerre armate, fame e povertà.
L'Europa che non sa andare oltre gli eserciti armati dei singoli paesi per trovare risposte alle crisi mondiali, anzichè lavorare per un unico corpo di pace regionale, nonviolento  e pacifista sul serio.
L'Europa che non riesce a trovare una linea comune su politiche economiche e del lavoro, su politiche fiscali e di contrasto ai paradisi fiscali.
L'Europa che non trova laquadra per un modo più giusto, più equo e con più dignità per tutti.
L'Europa che tante cose ha fatto e tante ancora ne ha da fare...
Speriamo che sia di buon auspicio, questo Premio  e di stimolo a fare ancora, meglio e di più.
Prendendo a prestito e rielaborando una frase di Rita Atria, testimone di giustuzia, diciassettenne, suicida dopo la morte del giudice Paolo Borsellino, che aveva assunto a suo padre morale.
Rita scriveva nel suo diario di adolescente che forse un mondo più onesto non esisterà, ma chi ci impedisce di sognarlo. Se ognuno di noi proverà a cambiare forse ce lafaremo.
Io dico che forse un moondo più giusto ed equo non esisterà, ma noi possiamo sognarlo e fare la nostra parte perchè si realizzi...
Anche grazie alle testimonianze e al sacrificio di chi per questi valori combatte e si spende.
Forse, allora, l'Europa sarà pienamente titolata a fregiarsi di questo importante Premio. Forse solo allora sarà veramente una regione di Pace...
Per ora meritano questo Premio i suoi cittadini e non la sua classe politica e dirigente.
Viva la Libertà, l'Equità e la Giustizia e buona vita a tutt*

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