sabato 25 agosto 2012

Lettera aperta al dott. Ingroia di una cittadina qualunque


Monsano, 25 agosto 2012



Egregio dott. Ingroia,
mi chiamo Concetta Contini e le scrivo per invitarla a riconsiderare la sua decisione di andare via, anche se momentaneamente, dalla Procura di Palermo.
Le scrivo da cittadina impegnata nelle attività di antimafia sociale che porto avanti come componente di un presidio cittadino di Libera, associazione che credo Lei conosca.
Capisco e comprendo le difficoltà che Lei e i suoi colleghi magistrati dovete affrontare tutti i giorni nell’esercizio delle  vostre funzioni, i rischi e le preoccupazioni che derivano dal Vostro impegno e dalle Vostre attività.
Le scrivo perché ritengo che sia giunto il momento di provare ad arrivare a quella Verità che da tanti anni molti stanno richiedendo, aspettando e che solo con il Vostro lavoro e con quello delle Forze dell’ordine che con Voi collaborano si riuscirà a far venire a galla.
Ho sentito alcune sue recenti interviste e condivido pienamente con Lei la delicatezza del momento che stiamo vivendo. Ho il  timore che continuare a non riuscire a portare Verità e Giustizia sui fatti che hanno portato alle stragi del 1992-1993 e alle vicende ad esse seguenti mini nel profondo le radici della nostra Democrazia e il futuro del nostro Paese.
Sono consapevole e convinta che non spetti solo a Voi il gravoso e doveroso compito di ricostruire Verità e fatti ma che anche la classe dirigente e politica debba fare il proprio dovere, rompendo quel muro di omertà e di silenzio che da troppo tempo sentiamo aleggiare sulle nostre teste.
Sono altrettanto consapevole e convinta che anche ogni singolo cittadino debba fare la sua parte ed è anche per questo che ho pensato fosse mio dovere e diritto scrivere una lettera aperta al sig. Presidente della Repubblica su queste vicende, che mi permetto di inviare anche a Lei.
Giustizia e Verità dovrebbero essere le uniche ragioni di Stato a cui tutti i suoi servitori debbano rispondere, ma ho il timore che, se non staremo attenti e vigili, Verità e Giustizia non verranno a galla, così come non lo sono venute per altri fatti gravi della storia del nostro Paese degli ultimi decenni.
Desidero con questa mia manifestare a Lei, ai suoi colleghi e a tutti i Vs. collaboratori tutto la mia stima e il mio sostegno, per quel poco che possano valere.
Presto anch’io servizio presso una Istituzione locale e la Vostra dedizione, il Vostro Senso dello Stato e del Dovere sono per me un esempio da perseguire.
Qualunque sarà la sua scelta, avrà sempre il mio rispetto e la solidarietà che posso manifestarLe.
Abbia cura di Lei e sia prudente, ovunque passerà il suo futuro.
Con stima e rispetto
Concetta Contini

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