La
cronaca politica ed economica di questo periodo lascia poco spazio
all’ottimismo e ad una visione della società che volga ad un “lieto fine”.
Crisi
economica, scandali politico-finanziari, corruzione, disoccupazione, da un
lato, stragi , vecchie e nuove, sopprusi e violenza, tanta violenza, pubblica e
privata, dall’altro, sono all’ordine del giorno, tutti i giorni…
Le
letture, le informazioni sulle quali mi sono concentrata in questi ultimi anni
mi hanno “costretta” a guardare in faccia a questa realtà, fatta di tutto
quello che ho già elencato e di molto altro ancora, a partire dalla violazione
quotidiana dei diritti a cui sono costretti così tanti esseri umani nella
nostra civile ed antica democrazia.
Le
violazioni dei diritti umani nei CIE (centri di identificazione ed espulsione),
la crisi umanitaria nel corno d’Africa, la guerra in Libia e le rivolte del
Nordafrica e del Mediooriente a volte mi tolgono il sonno e non mi danno pace
fino a quando non trovo il modo di dare loro voce…
Da
quando l’impegno di Parole di Pace è cresciuto è diventato pane quotidiano la
ricerca di informazioni, la ricerca di storie da raccontare, di persone da far
conocere…
Dalla
periferia e dal centro di quella meravigliosa città che mi ha vista nascere,
Napoli, passando per Scampia, Ponticelli e per i quartieri Spagnoli,
attraversando Palermo e Genova, Milano e L’Aquila, ho potuto incontrare
virtualmente e attraverso intense conversazioni persone stupende, realtà
attive, positive, impegnate e solidali che mi hanno dato moltissimo, che mi
hanno permesso, nel tempo,di ricostruire un altro mondo, quell’altro mondo
possibile che raccontavano i Noglobal di Seattle, di Goteborg, di Napoli e di
Genova e che a Genova hanno visto stroncare
un sogno di equità e giustizia.
Qualcuno
ha scritto, in modo illuminante credo, che le
vittorie di De Magistris e Pisapia e, ancor più, le vittorie dei si ai
referendum di giugno sono figlie di quel
movimento che è stato disperso con i fatti del G8 di Genova, con quelle
violenze assurde e quei sopprusi che ancora pesano nelle nostre coscienze.
I
fatti del G8 di Genova, nel 2001, diedero una scossa molto forte alla mia
coscienza e mi costrinsero a fare i conti con quella violenza di Stato che mai
avevo conosciuto… Mi spinsero ad assumermi la responsabilità di una
cittadinanza più attiva, di una partecipazione consapevole e determinata nella
vita delle città dove vivo e lavoro…
Assumermi
la responsabilità di essere artefice, per quel che posso, per quel che mi
compete, di quel cambiamento che voglio vedere nel mondo, come mi ha insegnato
Gandhi…
Possiamo
farlo tutti, possiamo farlo insieme raccontando le storie straordinarie che
vivete o di cui siete a conoscenza. Costruiamo insieme quel puzzle che sarà la
Storia che vogliamo raccontare, la Storia che dobbiamo a Carlo Giuliani, a
Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo e alla loro scorta, a Paolo Borsellino e
alla sua scorta, a Marcello Torre, a Giuseppe Luzza, a Serafino Famà, ai
migranti morti annegati nel canale di Sicilia
e a tutte le altre vittime innocenti che hanno pagato e pagano con la
vita perché non riusciamo a realizzare quell’altro mondo possibile che possiamo
costruire insieme…
Impegno
che possiamo portare avanti grazie al contributo di persone speciali come i
ragazzi di Stampo Antimafioso, del progetta EVA di Pescomaggiore, dei
Friarielli Ribelli e con Ciro Corona, Anna Maria Torre, Matteo Luzza, Flavia
Famà, Fabrizio Marras e a tutti coloro che hanno deciso di dedicare la loro
vita alla ricerca della Verità e della Giustizia.
Un
ringraziamento personale va anche a Don Andrea Gallo, a Don Ciotti, a Flavio
Lotti, a Salvatore Borsellino, a Stefano Frezza ad Andrea, Roberto e Luca di Emergency, aVittorio Agnoletto, e a tutte
le persone che negli ultimi anni ho incontrato, intervistato, conosciuto ed
apprezzato,perché mi hanno permesso di trasformare una passione in un impegno
professionale che mi ha dato grande soddisfazione e che mi ha fatto crescere
come persona e come cittadina…
Tornerò
a raccontare queste storie, non so quando, ma forse so già come. Mio impegno
sarà quello di far conoscere sempre di più e sempre meglio i protagonisti di
quell’Italia migliore che troppo pochi conoscono e che troppo pochi raccontano…
Un
abbraccio e buona vita a tutti…
Concetta
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