domenica 13 maggio 2012

Se vince la violenza, perdiamo tutti…


Si stanno riaffacciando prepotenti sulla scena politico/sociale italiana segnali di ritorno alla strategia del terrore… potrà sembrare banale o pleonastico, ma  questo mi spaventa.
Forse quando abbiamo 15 o 20 anni, pochi strumenti intellettuali e di conoscenza, ormoni impazziti e pulsioni istintive che prendono il sopravvento, possiamo lasciarci andare al pensiero che la violenza sia la soluzione, ma alla nostra età, quando dovremmo essere adulti compiuti, non possiamo cedere a questi pensieri, sarebbe una sconfitta seria e fatale.
Non sono una grande storica, ma ho sufficienti emozioni e memoria per ricordare ciò che è successo negli anni di piombo e il pericolo che tutto questo ritorni va assolutamente scongiurato.
I movimenti studenteschi del ‘77, il movimento No-Global, il movimento degli Indignati… sono stati tutti soffocati da repressione violenta e fascista, giustificata dalle azioni violente di una minoranza…
Infiltrazioni, regimi securitaristi, provvedimenti speciali,  riduzione della libertà… questi sono gli strumenti che utilizzano i regimi quando una  minoranza fatta di violenti provocatori offre su un piatto d’argento la scusa della sicurezza del paese….
Non accettiamo provocazioni, non lasciamo che sia la rabbia a dominare le nostre azioni, compiamo il gesto politico più rilevante che è quello di costruire una forte coscienza critica e grande responsabilità…
Mi hanno insegnato che essere liberi significa scegliere ed assumersi le responsabilità conseguenti alle azioni compiute, alle scelte determinate…
Ci sono momenti in cui faccio una fatica immane a tenere a bada la rabbia sociale che cresce sempre più dentro di me, ma se cedessi alla violenza e allo sconforto, renderei vani ed inutili gli sforzi, i sacrifici fatti fino ad oggi e con essi la convinzione che stiano nella cultura, nell’informazione, nel senso civico e nella responsabilità gli strumenti della rivoluzione culturale di cui abbiamo disperatamente bisogno…
Ero a Roma il 15 ottobre dello scorso anno a manifestare con centinaia di migliaia di persone la mia indignazione sociale… le violenze di qualche centinaio, forse migliaio di criminali, infiltrati e provocatori hanno reso inutile l’impegno, zittito la voce, annullato il lavoro, annientato la speranza di chi manifestava quel giorno la sua indignazione e il bisogno di nuove regole, di un mondo più equanime…
Se vince la violenza, perdiamo tutti, perdiamo la possibilità di trovare un’alternativa concreta e reale alla violenza  della finanza e dei politici che continuano a manifestarsi ciechi, sordi e muti alle proteste e ai bisogni di tutti….
Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo….. ma  questo ve  lo dico in un’altra nota…
Buona giornata e buona vita
Concetta

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