Si stanno riaffacciando prepotenti sulla scena
politico/sociale italiana segnali di ritorno alla strategia del terrore… potrà
sembrare banale o pleonastico, ma questo
mi spaventa.
Forse quando abbiamo 15 o 20 anni, pochi strumenti
intellettuali e di conoscenza, ormoni impazziti e pulsioni istintive che
prendono il sopravvento, possiamo lasciarci andare al pensiero che la violenza
sia la soluzione, ma alla nostra età, quando dovremmo essere adulti compiuti,
non possiamo cedere a questi pensieri, sarebbe una sconfitta seria e fatale.
Non sono una grande storica, ma ho sufficienti emozioni e
memoria per ricordare ciò che è successo negli anni di piombo e il pericolo che
tutto questo ritorni va assolutamente scongiurato.
I movimenti studenteschi del ‘77, il movimento No-Global, il
movimento degli Indignati… sono stati tutti soffocati da repressione violenta e
fascista, giustificata dalle azioni violente di una minoranza…
Infiltrazioni, regimi securitaristi, provvedimenti speciali, riduzione della libertà… questi sono gli
strumenti che utilizzano i regimi quando una
minoranza fatta di violenti provocatori offre su un piatto d’argento la
scusa della sicurezza del paese….
Non accettiamo provocazioni, non lasciamo che sia la rabbia
a dominare le nostre azioni, compiamo il gesto politico più rilevante che è
quello di costruire una forte coscienza critica e grande responsabilità…
Mi hanno insegnato che essere liberi significa scegliere ed
assumersi le responsabilità conseguenti alle azioni compiute, alle scelte
determinate…
Ci sono momenti in cui faccio una fatica immane a tenere a
bada la rabbia sociale che cresce sempre più dentro di me, ma se cedessi alla
violenza e allo sconforto, renderei vani ed inutili gli sforzi, i sacrifici
fatti fino ad oggi e con essi la convinzione che stiano nella cultura,
nell’informazione, nel senso civico e nella responsabilità gli strumenti della
rivoluzione culturale di cui abbiamo disperatamente bisogno…
Ero a Roma il 15 ottobre dello scorso anno a manifestare con
centinaia di migliaia di persone la mia indignazione sociale… le violenze di
qualche centinaio, forse migliaio di criminali, infiltrati e provocatori hanno reso
inutile l’impegno, zittito la voce, annullato il lavoro, annientato la speranza
di chi manifestava quel giorno la sua indignazione e il bisogno di nuove
regole, di un mondo più equanime…
Se vince la violenza, perdiamo tutti, perdiamo la
possibilità di trovare un’alternativa concreta e reale alla violenza della finanza e dei politici che continuano a
manifestarsi ciechi, sordi e muti alle proteste e ai bisogni di tutti….
Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo….. ma questo ve
lo dico in un’altra nota…
Buona giornata e buona vita
Concetta
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